La Fondazione Teatro dell'architettura annuncia l'ottava edizione dello Swiss Architectural Award (2021-2022).
Teatro dell'architettura
13 Settembre 2022
La Fondazione Teatro dell’architettura è lieta di annunciare l’ottava edizione dello Swiss Architectural Award (2021-2022).
Lo Swiss Architectural Award intende promuovere un’architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e mira a favorire il dibattito pubblico. Il premio di 100.000 franchi è attribuito, con cadenza biennale, ad architetti di età non superiore ai 50 anni, senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative. I candidati sono selezionati e proposti alla giuria dal comitato di advisors nominato dalla Fondazione.
Dalla sua settima edizione (2019-2020), il premio Swiss Architectural Award è promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura che ha raccolto l’eredità della BSI Architectural Foundation (promotrice del premio dal 2007 al 2018) assicurandone la continuità. Il premio fruisce inoltre del sostegno dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana che ne garantisce l’organizzazione e la promozione.
Come per la scorsa edizione, lo Swiss Architectural Award 2021-2022 vedrà riunite le tre Scuole di architettura svizzere, rappresentate in seno alla giuria: Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura; Politecnico Federale di Losanna – ENAC, Section d’Architecture; Politecnico Federale di Zurigo – Departement Architektur.
La giuria dell’ottava edizione sarà presieduta da Mario Botta e composta da Walter Angonese (direttore dell’Accademia di architettura, USI), Stéphanie Bru (vincitrice, con lo studio parigino Bruther, della settima edizione SAA), Dieter Dietz (direttore della Section d’Architecture, EPFL-ENAC) e Tom Emerson (decano del Departement Architektur, ETHZ).
Grazie a questa collaborazione, che sancisce la rilevanza nazionale del premio, lo Swiss Architectural Award si conferma uno dei premi di architettura più ingenti e prestigiosi, forte di un comitato di advisor composto da architetti e critici di rinomanza internazionale.
Per questa edizione del premio, il comitato di advisors è composto tra gli altri da Manuel Aires Mateus, Lisbona (Portogallo); Solano Benitez, Asunción (Paraguay); Angelo Bucci, São Paulo (Brasile); Marianne Burkhalter, Zurigo (Svizzera); Sean Godsell, Melbourne (Australia); Junya Ishigami, Tokyo (Giappone); Shelley McNamara, Dublino (Irlanda); Valerio Olgiati, Flims (Svizzera); András Pálffy, Vienna (Austria); Elisa Valero, Granada (Spagna); Paolo Zermani, Parma (Italia).
L’obiettivo del premio è riconoscere e valorizzare gli architetti di tutto il mondo che hanno offerto attraverso il loro lavoro un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando particolare sensibilità nei riguardi dell’equilibrio ambientale.
La vincitrice o il vincitore saranno annunciati entro la fine del 2022 e la cerimonia di premiazione avrà luogo nella primavera del 2023, al Teatro dell’architettura dell’Università della Svizzera italiana a Mendrisio, in occasione dell’apertura dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati.